A volte, quando i genitori usano Qustodio per limitare l’uso dei dispositivi da parte dei loro figli, notano che i limiti sono applicati come impostato ma l’attività registrata non coincide con i tempi d’uso del dispositivo. Questo avviene perché ci sono due tipologie di “tempo” rilevate da Qustodio in termini di limiti:
- Tempo d’uso: il tempo in cui viene utilizzato il dispositivo, in pratica ogni qual volta lo schermo è acceso
- Tempo di attività: l’attività effettiva rilevata da Qustodio, vale a dire quella relativo all’uso delle app.
Qualsiasi limite di tempo impostato diventa attivo in base al tempo d’uso registrato. Ad esempio, se un dispositivo è “attivo” perché lo schermo è acceso anche se non viene usata alcuna app, Qustodio rileverà l’uso ma non l’attività specifica visto che non ci sono app in uso.
Consulta l’articolo Che succede quando imposto i Limiti di tempo con Qustodio? Per comprendere in che modo le diverse opzioni di blocco si applicano a ciascun dispositivo.
Inoltre, consigliamo di impostare un codice di blocco schermo sui dispositivi monitorati da Qustodio (anche un semplice 1234). In questo modo si eviterà l’accensione accidentale dello schermo e l’applicazione segnalerà solo tempi d’uso reali.
Nota sui dispositivi iOS:
Per via delle modalità di funzionamento dei sistemi iOS, Qustodio può monitorare soltanto l’attività di app specifiche.
Puoi dare uno sguardo alla lista di funzionalità e app che Qustodio può monitorare sulla piattaforma iOS da qui.